L’edificio ha origine da un Casino della famiglia Collio, attribuito dagli storici locali a Pietro da Cortona, crollato nel terremoto del 1799. Nel 1812 Giambattista Collio volle ricostruire la villa sullo stesso sito e incaricò l’architetto-pittore moglianese Giuseppe Lucatelli che la progettò in stile neopalladiano.
Il complesso, costruito su due livelli e racchiuso in uno spazio rettangolare recintato da una cortina in muratura mista, segue in maniera ossessiva le rigide regole classiche della simmetria. Vi si accede attraverso un vestibolo che si apre tra due loggiati, perpendicolare alla scalea d’invito alla villa. Questa è posta in posizione centrale e dominante, sul livello più alto; ai lati due balaustre delimitano il terrazzo che in parte poggia su di un porticato. Sullo spazio antistante la villa una cappella dalla facciata tetrastila e un edificio uguale e speculare adibito a sala del biliardo caratterizzano un rigoglioso giardino all’italiana che contiene aiuole, sentieri, vasche, fontane, sedili in pietra e nicchie con putti.Il Lucatelli, che disegò inoltre diversi elementi d’arredo (balaustre, sedili, cancelli, ecc…), per le sculture si avvalse dell’opera di artisti locali: Venanzio Biagioli per i leoni della scala e le vasche, Fedeli Bianchini per i due putti collocati in nicchie. La villa, è un edificio a pianta quadrata, come “La Rotonda” del Palladio a Vicenza, dalle quattro facciate uguali, che riprendono gli elementi del tempio classico, con le lesene che sorreggono un timpano e inquadrano la cupola ottagonale. All’interno i vari vani, ossessivamente simmetrici, sono distribuiti al piano terra dall’androne alleggerito dai dipinti parietali opera dello stello Lucatelli.La dimora è stata abitata fino a qualche anno fa dal Conte Servanzi Francisci Collio Giovanni Battista; alla sua morte è passata agli eredi Miliani Raimondi Collio.