Mentre ascendevamo il colle, si aprì dinanzi a noi una veduta straordinaria: la campagna appariva così fertile e ben coltivata, quale non ho mai visto in Italia [Thomas Graham Jackson]
Ancora oggi la Regione Marche è una regione che ha mantenuto uno straordinario patrimonio di giardini storici. Alcuni di essi sono pubblici, quindi aperti ai visitatori per alcuni mesi dell’anno, alcuni sono ancora in mano privata. Questi ultimi rappresentano in maniera estremamente evidente il grande livello di cultura e raffinatezza della vita marchigiana nel corso dei secoli. L’inizio fu senza alcun dubbio il giardino pensile dal Duca Da Montefeltro nel Palazzo Ducale di Urbino. In seguito, grande fu lo sviluppo di spazi coltivati nelle Ville nobiliari: Villa Imperiale e Villa Caprile tra il 1600 e il 1700, Villa Bonaccorsi, Villa Montegallo, Villa La Pieve e Villa Sgariglia tra il 1700 e il 1800. Infine Villa Collio e Villa Seghetti Panichi come giardini paesaggistici del 1800.
Una preziosa particolarità della Regione è la speciale sacca di microclima che si crea nella Provincia del Piceno, alla foce del fiume Tronto. Tra i Monti Sibillini e la Costiera Adriatica l’aria, l’umidità e le speciali mezze stagioni danno adito ad una spettacolare coltivazione di palmizi, oleandri, piante grasse di rara bellezza. Attraverso i circuiti predisposti da Le Marche Segrete è possibile visitare l’antico giardino nel cortile di Palazzo Dalla Casapiccola a Recanati, che si affaccia sul Colle dell’Infinito o il giardino settecentesco di Villa La Pieve a Macerata, con le preziose limonaie, i cipressi a candelabro, e le aiuole di profumati mirti, santolina e timo. Ed ancora lo splendido giardino esoterico settecentesco di Villa Sgariglia a Grottammare, ricco di statue, obelischi e fontane, e il giardino paesaggistico del Borgo Storico Seghetti Panichi a Castel di Lama disegnato dal famoso architetto–botanico tedesco Ludovico Winter, che ha introdotto piante esotiche a cielo aperto.
This post is also available in: Inglese