Luigi Carboni (nato a Pesaro nel 1957) ha scelto recentemente uno studio nella periferia di Pesaro – non lontano da quello dell’amico Mattiacci, non un capannone ma un vasto ambiente all’interno di una casa a due piani di costruzione recente, dotata di tutte le comodità per la vita quotidiana dell’artista: dal calore all’acqua, dalla perfetta illuminazione, a uno spazio separato per costruire le nuovissime sculture, nonché un soppalco per disegnare e progettare. I
Paolo Incaro (nato a Torino nel 1936) possiede la sua casa-studio a Tavullia, piccola cittadina vicino alla Pesaro, attraverso una strada di alcuni chilometri di curve, affondate nel verde. Per arrivare all’ abitazione dell’artista, si percorre ancora un viottolo sterrato fuori ad un gruppo di edifici che compongono la casa studio, da cui si ammira uno stupendo panorama sulle colline marchigiane e sui campi disseminati di girasoli. Oltrepassando un gruppo di opere in pietra e marmo, poste all’esterno, ci troviamo difronte all’ abitazione vera e propria dell’artista, essa stessa sede di esposizione di opere recenti e passate dell’autore, che ama vederle vivere su parete, nelle stanze della sua quotidianità.
Lo studio dello scultore marchigiano Eliseo Mattiacci (nato a Cagli nel 1940) si trova nella periferia nord di Pesaro, e non è facile ritrovarlo, in quanto queste zone ex industriali sono tutte molto simili nell’ambito del profilo architettonico della città e del paesaggio che la circonda. Lo studio è di grande interesse e spettacolarità, perché si presenta con un cortile antistante dove sono collocate le opere più grandi e impegnative, antiche e recenti, fatte di materiali non deperibili quali: bombole di ossigeno vere, ferro, acciaio, o corten, esposte in personali e collettive importanti.
Tra Gubbio ed Urbino, nelle storiche terre dei Duchi di Montefeltro si stende in una amena vallata incorniciata da alte colline boschive la cittadina di Cagli. Qui nel 1706 da una famiglia benestante proveniente da veneto, nacque Gaetano Lapis.
Il Palazzo, prima appartenuto alla stirpe dei Beneamati, nel settecento passò di proprietà alla famiglia del noto pittore cagliese Lapis. Questi lo mantennero solamente per un secolo, venendo acquistato ai primi dell’ottocento dalla famiglia Mochi che quivi abitò fino al 1952.
La casa dove Gioacchino Rossini è nato è stata dichiarata monumento nazionale nel 1904 e da allora ospita il Museo, diviso in due sezioni principali: la prima sezione è interamente dedicata agli interpreti rossiniani; la seconda espone gli oggetti appartenuti all’artista e le stampe che lo ritraggono, per la maggior parte provenienti dalla donazione del grande collezionista parigino monsieur Alphonse Hubert Martel. E’ situata nel centro storico di Pesaro stretta tra altri piccoli palazzi settecenteschi che al piano terra ospitavano le botteghe dei maniscalchi e degli artigiani.
Da Pesaro verso Urbino, tra le belle colline del Montefeltro, si adagia la piccola contrada di Fermignano, qui all’epoca del potente ducato dei Della Rovere, il Conte Federico Bonaventura, si fece costruire un elegante casino di caccia tra verzure e freschi ruscelli.
Infatti la costruzione si sviluppa sull’ansa sinuosa del fiume Metauro così da essere denominata in seguito “L’isola” all’inizio del ‘500 era solo un luogo ameno per trascorrervi momenti di svago dedicati alla caccia e agli amici, ma già nel 1578 è abitazione per il grande poeta Torquato Tasso, che lì, sempre in fuga per l’Italia viene ospitato per un intero anno, qui, ispirato dal luogo e dalla natura rasserenante, compone la celebre ode al Metauro.
Proprio nel centro storico di Urbino, in una piccola vivacissima strada in salita, piena di negozi e di studenti entriamo nella casa di Giovanni Santi. Infatti qui nacque anche il padre di Raffaello, nel quarto decennio del XV secolo, come è riportato dalla lapide sulla facciata della casa. Egli la fece realizzare perché aveva qui la sua bottega dove avviò all’arte il celebre figlio. Raffaello vi nacque nel 1483.