Il Borgo Storico Seghetti Panichi sorge su una collina adagiata in prossimità della Vallata del fiume Tronto, a pochi chilometri da Ascoli Piceno. Il complesso è composto da edifici di epoche differenti: la Dimora Storica, antica fortezza medievale trasformata in palazzo di campagna nel 1700, la Residenza SanPancrazioed altri edifici sorti fra il ‘600 e l’ 800, costruiti a ridosso delle antiche mura del castello e l’Oratorio,costruito nel 1608, che conserva preziosi affreschi attribuiti alla scuola di Biagio Miniera. E’ circondato da un parco storico di rara bellezza impiantato tra il 1875 e il 1890 dal famoso botanico e architetto di giardini tedesco Ludwig Winter, oggi primo esempio di giardino bioenergetico in Europa.
Il palazzo, di per se stesso, occupa uno dei luoghi principali della città. Infatti Piazza Arringo è sede non solo della Cattedrale, ma anche della Curia Vescovile e dell’Antico Palazzo del Popolo, oggi Pinacoteca Civica. Quindi Palazzo Panichi, alla destra della Cattedrale, aveva una sua grande importanza civica, anche perché già nel 1400, una persona della famiglia fu Sindaco della città. L’ornamento architettonico più importante è un grande fascione marcapiano tra il piano terra ed il piano nobile dove aveva sede il bellissimo affresco cinquecentesco attribuito a Cola d’Amatrice, ora all’interno del Palazzo in una sala del piano nobile.
La casa è posizionata nel centro storico nella bella cittadina balneare di San Benedetto del Tronto, in un corso pedonale anticamente chiamato Via dei Pescivendoli, proprio perché qui avevano sede le case dei pescatori che spesso avevano annesso alla loro casa un orto privato. La via fu la prima apertura urbana dal castello verso il mare già a partire dal XVIII secolo, ma già nel corso del XIX sec., in seguito alla prima progettazione urbanistica, diviene la via della nascente borghesia cittadina ed è caratterizzata dalla costruzione di edifici ampi e importanti che la distinguono dalle attigue vie con le case basse dei pescatori. Il palazzetto è di semplice struttura degli inizi del novecento ed è oggi suddiviso in tre ordini, con un bel balcone centrale al primo piano. Si entra in un vasto atrio con due scalini ed un pianerottolo dove a destra e di fronte troviamo un ampio affresco digitale dell’artista, quasi un trompe-l’oeil, che annuncia il giardino oltre la porta dell’attiguo studio.
La casa studio di Giuliano Giuliani, La Cava, è posizionata sul Colle San Marco, (a otto chilometri dalla città di Ascoli Piceno) boschi e fitta vegetazione di montagna. Accanto all’ abitazione e allo studio si apre uno straordinario anfiteatro naturale scavato nella millenaria roccia picena di colore rosa-ocra. Luogo di grande magia energetica, bagnato dal sole, dalla pioggia, interrotto da zone d’ombra che penetrano anche all’interno del travertino dalla cromia calda e solare. Luogo antico e di grande potenza paesaggistica, di intensa spiritualità, esso è carico della memoria del lavoro manuale ormai pluridecennale dell’autore e dei suoi antenati. Una cattedrale laica di pietra posta nel cuore verde del monte San Marco.