Sede oggi del Municipio, sorge al centro di Caldarola e forma insieme alla chiesa collegiata di San Martino un complesso edilizio di grande rilievo; nel suo impianto architettonico è disegnata la piazza antistante, probabilmente concepita con progetto unitario per essere chiusa su tre lati da edifici porticati , come fa pensare l’affresco che si trova nella sala del Consiglio (detta Salone dei Cardinali Pallotta). L’ importanza storica del Palazzo dei cardinali Pallotta, oltreché testimonianza di avvenimenti marchigiani poco noti in campo urbanistico, sta anche nella sua architettura rigorosamente aderente ai principi della Controriforma.
Concepito e realizzato in tempi brevi ed in modo estremamente unitario, ha subito nel tempo pochissime aggiunte e trasformazioni, per cui può essere considerato un chiaro esempio di uno degli sviluppi manieristici dell’ architettura del Rinascimento. L’ intera vicenda edilizia del palazzo, e tutto il suo valore storico, sono imperniati intorno ai due personaggi caldarolesi: Il card. Evangelista Pallotta e il pittore Simone De Magistris. Gli affreschi del piano nobile ed i soffitti a cassettoni costituiscono un complesso di grande rilievo non solo per la loro mole ma anche per la qualità delle pitture. Nella prima sala di questo piano sono esposte alcune sinopie: sono i disegni preparatori degli affreschi che si trovano nel Salone dei Cardinali Pallotta. Tali affreschi assumono anche un particolare significato documentario in quanto descrivono il passaggio a Caldarola di papa Clemente VIII; gli altri pannelli riproducono le chiese di Caldarola con alternate personificazioni di virtù. Nello studio del Sindaco è conservata una statua lignea molto vivace nella policromia, raffigurante San Rocco. Inoltre vi si trovano tavoli d’epoca, i ritratti dei quattro cardinali Pallotta e una cartina della terra di Caldarola del 1744. Scendendo una stretta e ripida scaletta si accede alla Stanza del Paradiso. Ogni anno il Palazzo Pallotta ospita importanti mostre sull’arte marchigiana.